giovedì 1 dicembre 2011

Quando venne lei


Mauri aveva un mano fatata, votata al disegno da sempre,
la sua camera era un mare di fogli con scogli di matite e tempere,
nessuno come lui rendeva bene i fiori delle orchidee aperte
 o le foglie delle ninfee che accolgono il volo delle libellule….
Maurizio non aveva una donna e conosceva bene il modo giusto e i percorsi per fuggire da sé:
una matita ed un’onda di forme e contorni che invadevano il foglio eleggendolo Re
ma per quanto lui fosse un animo forte e puro anche il suo polso cedette quando venne lei
e i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi sogni, via ai bordi dei fogli … quando venne lei
in Maurizio era viva e profonda  un’orma lasciata dalla  prova di fuga forse verso gli dei,
quest’orma fonda era somma degli anni trascorsi fra i suoi fogli e colori a sognare fra sé:
 l’infanzia passata chino sui  fogli del tavolino e la mano sua da bambino prodigio,genio creativo tracciava
dentro un profilo lì un rigo color turchino ed un mondo si ergeva vivo tra i fogli di un bimbo schivo
Lui che era nato tra le industrie e le sassaie,
sognava di scappare tra i suoni di un temporale,
suo padre una testa calda, sua madre una  schiena stanca,
da grande lei lo sognava elegante in una banca
Quando lui disse a casa “io vado a vivere d’arte”, sua madre tacque e pianse, suo padre lo prese da parte e poi
gli disse: raccogli i tuoi fogli e i ricordi perché se parti non torni
se parti ti scordi i tuoi soldi ,i tuoi sogni
Quando arrivò a Bologna tutto gli apparve come il cielo in terra,
la conobbe che passava sotto i portici dell’Accademia,
Lei aveva la pelle bianca e gli occhi azzurri e diafani,
la prima volta che gli baciò le braccia lui si perse negli attimi
Lei era molto più di una donna sapeva  cullarlo per vedere altri mondi e poi scordarsi di sé
“Questa tua forza è una bomba” pensava l’artista mentre tutto scorreva e lui viaggiava da Re
ma per quanto lui fosse un animo forte e puro anche il suo polso cedette ….  quando venne lei
e i suoi mondi, i suoi sfondi, i suoi sogni via ai bordi dei fogli :…. quando venne lei
Lei lo cercava come se fosse un vero amore
fra i mercanti dell’estro, nelle Big Bo di Piazza Maggiore
poi fu lui a cercarla in continuazione
Fra i mercati all' aperto, i bistrot, dalla "rive gauche" l'odore
-Quando disse ai suoi fogli “si ora è lei la mia partner”, le sue vecchie carte bianche la sua arte
messa da parte e poi
Lei era così dolce da non poterne fare senza,
lui ne impugnava l’elsa e ne coglieva tutta l’essenza
poi la vide aggirarsi fra le persone della stazione,
vide gli amici di poche ore morire per il suo amore
poi vide  zombi senza più cuore sputare dentro un flacone
e con ‘na dose  di metadone fare 2 dosi di metadone

13 commenti:

  1. brividi su brividi.. sembra una dolce amara nenia... complimenti!

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  2. fantastico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. peccato che dura poco....rifatela da 6 minuti :)

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  4. Non capisco la frase finale: "con ‘na dose di metadone fare 2 dosi di metadone"

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    1. Il metadone è una droga sintetica usata per staccarsi dalla dipendenza da eroina, che è l'amore di cui parla il testo; Mauri è un artista cresciuto male ma delicato come un fiore, sconvolto dall'eroina quando si è trasferito a Bologna.
      Comunque, questo testo è... sì dai, mi permetto di dire capolavoro.
      Complimenti dal cuore per tutto, Murubutu.

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    2. Neanch'io l'ho capita, e so già cos'è il metadone..non ne afferro proprio il significato, qualcuno potrebbe rispiegarmelo per favore?

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    3. semplice:
      1. hai una dose di metadone
      2. ci sputi dentro
      3. mischi
      4. hai 2 dosi di metadone

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  5. mio dio... la ho ascoltata 10 volte e alla fine la ho capita. sei stato abilissimo con le parole e mi stupisci sempre di piu

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  6. Ricorda molto la storia di andrea pazienza.
    Stupenda!!!

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    1. Anch'io ho pensato a Paz, che conobbi brevemente nel suo periodo toscano.

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  7. È brutto da dire ma mi riesco a prendere la vena solo ascoltando sta canzone da un anno ormai.

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